I nuovi Profoto Pro D3 sono arrivati in studio

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A tempo di record Grange, distributore Profoto per l’Italia e partner consolidato dello studio, ci ha fatto avere la nostra coppia di Pro D3 da 750 watt. abbiamo montato un breve video relativo all’unboxing dei flash, al quale vi rimandiamo per vederli in opera e rendersi conto delle dimensioni e proporzioni, qui aggiungiamo alcune note che per brevità non abbiamo inserito nel video, che trovate qui: 

La prima presa di contatto è stata molto positiva, gli oggetti sono molto solidi e robusti, addirittura più dei D2 che già non lasciavano dubbi sulla solidità, la sorpresa maggiore è stata nel novo sistema di regolazione dell’inclinazione. Fino ad ora Profoto ci aveva abituato ad un sistema con dischi di frizione molto efficiente, in grado di sopportare agevolmente anche il peso dei soft box più grandi, l’inconveniente di tale sistema era il richiedere una buona forza di serraggio, facilmente applicabile grazie alle manopole sagomate, ma che comunque richiedeva un certo sforzo; lo sforzo poi aumentava nel caso si avesse l’abitudine, come facciamo spesso, di lasciare montati i soft box sui flash anche a lavori terminati, dopo un giorno o due con i soft box in posizione i dischi di frizione tendevano a serrare ancor più la morsa e sbloccarli richiedeva comunque un certa forza. Con i nuovi Pro D3 tutto ciò non è più un problema, al posto dei dischi di frizione ora troviamo una rosetta meccanica che permette il serraggio con uno sforzo nettamente inferiore assicurando un serraggio maggiore, l’inconveniente di questa soluzione è che avremo una serie di posizioni predefinite di bloccaggio ma l’intervallo minimo è davvero minimo e facilmente troveremo la posizione desiderata, inoltre c’è da considerare che essendo prodotti prettamente professionali è estremamente probabile che verranno montati su stativi e bracci che già hanno le loro possibilità di regolazione in inclinazione, quindi di fatto non incontreremo alcuna limitazione nel posizionamento del flash. 

La seconda ottima novità è la luce pilota a led da 56 watt di potenza. Chiaro che per le esigenze video professionali non sono potenze sufficienti ad illuminare un set ma allo stesso tempo è una potenza ampiamente più che sufficiente per tutte le esigenze minori, dai reel per i social a tutti gli scatti di back stage, un’illuminazione fredda che non andrà a surriscaldare i nostri flash, tutto a vantaggio delle prestazioni dei flash stessi. Non dimentichiamo neppure che in commercio troviamo abitualmente faretti led stand alone da 60 watt che vengono comunemente usati per le esigenze video minori, qui li abbiamo integrati già nel flash senza dover comprare altro e sfruttando già tutti i modificatori di luce che già abbiamo.

L’unica nota meno positiva è nella nuova posizione dell’alloggiamento per gli ombrelli, ora inserita nello zoccolo di montaggio in basso, disassata rispetto al centro del flash di qualche centimetro in più rispetto ai D2: se con gli ombrelli più grandi e nelle posizioni più lontane dell’ombrello dalla testa flash non è affatto un problema, se ricorriamo ad ombrelli più piccoli ed in posizioni molto vicine al flash ecco che la nuova posizione ci darà un’omogeneità di riempimento inferiore ed una luce un po’ meno prevedibile. 

Ottima invece tutta la parte di gestione del flash, i menù sono mutuati dalle più recenti produzioni Profoto, con una possibilità di personalizzazione nelle prestazioni, e nei feedback che il flash ci darà, per qualsiasi esigenza si abbia, così come sono state mantenute ed ampliate tutte le possibilità di connessione alla macchina fotografica, compreso il cavo sincro e la possibilità di scattare in modalità slave alla percezione di qualsiasi altro lampo di qualsiasi flash, in tempi di radiocomandi sofisticatissimi sembra quasi anacronistico ma poi nel lavoro quotidiano, quando gli inconvenienti possono capitare, avere tante possibilità di connessione spesso permette di portare a termine il lavoro anche in caso di inconvenienti importanti.

Ultima raffinatezza che troviamo sui Pro D3 è la gestione da smartphone, Profoto fornisce gratuitamente due app: Profoto Control e Profoto Camera. La prima app permette tutta la gestione dei flash, troviamo gli stessi identici menù anche sul telefono e possiamo configurare i flash come meglio crediamo oltre che poterne regolare la potenza senza dover intervenire sul radiocomando o sul flash stesso, funzione comodissima quando scattiamo da remoto in tethering con macchina e flash in posizioni scomode. La stessa app permette anche di eseguire l’aggiornamento firmware dei flash via bluetooth senza cavi. L’app Profoto Camera invece permette di usare il nostro telefono per scattare fotografie sincronizzando i flash con quest’ultimo, noi forse non la useremo spesso ma l’idea di poter scattare con lo smartphone usando flash da studio è di per se interessante.

Sul fronte prestazioni le sorprese sono ancora maggiori, abbiamo fatto un paio di sessioni di prova mettendo alla frusta la capacità di sostenere raffiche di scatti e l’omogeneità di illuminazione: i nuovi Pro D3, confrontati con i D2 da 1000 watt, sostengono costantemente raffiche di scatti a poco meno di 400 watt di potenza, raddoppiando di fatto le già eccellenti prestazioni dei D2, con una precisione di emissione di luce stupefacente al punto di avere, su un color checker X-Rite, valori RGB tra uno scatto e l’altro praticamente identici.

Sinceramente non ci aspettavamo niente di meno da Profoto, bello avere conferma che chi fa prodotti per il mercato professionale capisca e conosca le esigenze reali di chi poi si trova a lavorare sul campo.